venerdì 24 maggio 2013

Ristorante Hua Sheng

Venerdi siamo stati in un posto nuovo ayce (simil) jap, lo abbiamo scovato proprio nella chinatown milanese, via Prina, lo Hua Sheng. Conosciuto sotto il nome di SummerTime a precedente (sempre) gestione cinese, questo "nuovo" ristorante offre menu All You Can Eat di svariate specialità cinesi e giapponesi, al costo "standard" di 18€ bevande escluse. Questo almeno per quanto c'è scritto in vetrina.
Il locale è completamente rinnovato, non sono stato nella gestione precedente, ma era evidente che l'arredo, la carta da parati, il colore, e l' "appeal" avevano decisamente l'aria del nuovo di pacca. All'ingresso sulla sinistra, c'è l'inedito angolo sushiman, discretamente allestito, di fronte invece il bancone del bar, con svariate tipologie di alcolici a marchio classico e cinese, con l'aggiunta di numerose bottiglie di vino poste su delle mensole.
Veniamo fatti accomodare nella sala immediatamente accessibile sulla destra. Vi è un'ulteriore sala, praticamente alle spalle del bancone bar. Il posto è abbastanza ampio, ma non saprei dire quanti coperti ci siano. Ci vengono consegnati 2 depliant menu a testa, veniamo poi a sapere da una delle cameriere, che parlano a stento italiano, che su un menu ci sono elencati i piatti "speciali", al 90% cinesi, ordinabili una volta soltanto per ognuno dei commensali. Sull'altro menu è invece presente una lista con piatti giapponesi, i più classici e noti, in più ci sono svariati altri piatti cinesi. Per piatti cinesi non intendo "riso cantonese, pollo alle mandorle e involtino primavera", intendo veri piatti della tradizione cinese. Per chi conosce i ristoranti della zona sa di cosa sto parlando. Procediamo con l'ordinare sashimi misto, guncan misti (2 tipi) uramaki spicy salmon, sushi misto, coppia di temaki e poi un paio di piatti (il limite consentito) "special" di carne. Qui abbiamo appreso, con non poco stupore che, il salmone essendocene poco quella sera (così si sono giustificati) non potevano darci il sashimi, in più mancavano un paio di tipi di pesce quindi in sostanza per tutto il menu giappo giravano salmone (ma solo nei gunkan e negli uramaki) e il branzino, tutto il resto era inesistente, quindi gambero, polipo, tonno, benchè fosse segnato sulla carta. Ci arrivano quindi i piatti, devo dire che il giapponese viene servito egregiamente, quantità di riso abbastanza minima e discreta qualità di pesce. Il problema è però il sapore del riso, decisamente troppo acetoso, è stato sicuramente ammalgamato con una quantità di aceto di riso ecccessiva, quindi ogni tanto capitava che i sapori fossero annullati di fatto dal sapore marcato dell'aceto. I piatti cinesi erano invece decisamente buoni. La nostra impressione è stata quella che ci tenessero molto di più alla presentazione e alla qualità dei piatti prettametne cinesi, piuttosto che quelli giapponesi, dove mancavano la metà dei piatti per via della "mancanza di quella sera" del pesce. Molto buoni anche i ravioli al vapore e gli gnocchi di riso. Abbiamo ordinato ancora una volta sul giappo, chiedendo nighiri SINGOLI (cioè i canonici 2 nighiri) di:
salmone,tonno,branzino. La tizia dopo 5 minuti torna dicendo che non essendoci salmone e tonno dovevo scegliere altro, quindi ho inserito gambero cotto (ebi). Dopo 15minuti torna con un piatto di 8 (dico OTTO!) nighiri di SOLI branzino! Le ho detto che avevo dell'altro e che l'ordinazione era mista, ma lei non avendo capito nulla si è allontanata dicendo che era "porzione per 2". Francamente non mi era ancora mai successo di ordinare singoli nighiri e farmi arrivare invece un unico piatto di OTTO pezzi dello stesso pesce. Poi è arrivato anche l'altro piatto di nighiri di gambero, anche qui OTTO. Ovviamente tutto quello che in più avevo ordinato, non è più arrivato, nemmeno il piatto di uramaki supplementari. La cosa mi ha infastidito, ma non c'era altro modo di poter far arrivare altro pesce, quindi abbiamo finito col terminare le cose che avevamo e un piatto che ci era arrivato nel frattempo, ma di cinese.
In questo posto le bizzarrie sono all'ordine del giorno comunque, dalle foto potete vedere i menu. Le barche e le tartar sono annoverate tra i piatti "special" ordinabili una volta soltanto, il pesce c'è e non c'è, mi pare di aver capito, quindi se si entra con la voglia di farsi una bella scorpacciata di giappo ci si troverà abbastanza delusi. La cosa strana è anche il riso per il sushi, pieno di aceto, praticamente errato per questo genere di piatti, poi le quantità dei piatti sono schizofreniche, chiedi un misto di sushi e ti portano 4 pezzi in tutto, chiedi il singolo nighiri x 2 e ti portano un piatto di 8 nighiri. La sensazione quindi, è quella che questo posto sia un bel posto, curato e carino per venirci a mangiare il cinese vero, quello della chinatown milanese, usano però attirare un'altra tipologia di persone con un improbabile giapponese, che per carità, decente, ma inadeguato da essere presentato in un ristorante, soprattutto perchè non hanno nessuna idea di come si faccia il riso da sushi (gohan) ne regolarsi sulle quantità che dovrebbero essere servite nelle varie tipologie di piatti. E' facile che essendosi "buttati" nel business dell'AYCE abbiano preferito mettere lo "specchietto" del giappo, ma questa cosa non so fino a che punto paghi, anzi, credo che per quanto riguarda quell'aspetto, già nel momento in cui posto questo articolo, si troveranno già danneggiati dalla clientela orientata a mangiare cinese *E* giapponese. Pagare 18€ per sentirsi dire che metà del pesce non è ordinabile "perchè ne hanno poco", oppure non ti arrivano metà dei piatti, oppure ancora perchè fanno confusione con le quantità che dovrebbero portarti, non è accettabile assolutamente. Peccato perchè il posto è molto carino e la roba in generale è di qualità molto buona, ma la cosa è sbilanciata praticamente troppo sul cinese, quindi torno a ripetere che, scrivere "ALL YOU CAN EAT cinese/giapponese a 18€" è uno specchietto che ha funzionato con noi, e funzionerà anche con alcuni altri, ma nel nostro caso giriamo i posti per il gusto di provare situazioni nuove, ma alla lunga questa cosa li danneggerà perchè avranno praticamente solo clientela cinese che, in generale NON PAGA 18€, ma molto meno per mangiare. Lato nostro invece, da italiani, non trovando "plus" particolari in questo posto, preferiamo recarci per le ragioni già spiegate, in uno dei numerosi ristoranti cinesi (autentici) che si possono incontrare nella chinatown milanese. Francamente, NON lo consiglio e non penso di ritornarci (se non con un ipotetico coupon/sconto se mai dovessero emetterli) per verificare se le cose siano migliorate sotto vari punti di vista. In zona, ayce di questo tipo, alla luce di questa situazione, consiglio piuttosto il Prosperità, in piazza Baiamonti, in fondo a via Paolo Sarpi. Questo ristorante, anche se differente, mi ricorda sinistramente il GoodAsianFood, altro posto dove si mangiava un cinese molto buono, con piatti particolari, ma sul giapponese era negato, tuttavia la varietà e la buona volontà di preparare almeno le cose ce l'avevano, qui è decisamente insufficiente.

I voti:
ambiente: 7/10
personale: 5/10
varietà cibo giappo: 4/10
qualità cibo giappo: 6/10
varietà cibo cinese: 8/10
qualità cibo cinese: 8/10
rapporto qualità prezzo: 5/10
























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